1960, l’idea geniale di Alfred Hitchcock 

La cronaca dei nostri giorni è zeppa di notizie che descrivono le più fantasiose e mostruose truffe ai danni della collettività: imbrogli a discapito delle compagnie assicurative, infinite frodi contro lo Stato, rimborsi fantasma (elettorali e non), estorsioni di ogni tipo, falsi invalidi, finti poveri, evasori fiscali a gogo.
Di tutto di più insomma.

Eppure l’inganno è una pratica antica come il mondo ed al mio occhio (miope) non poteva sfuggire l’idea che ha dato origine alla maggioranza delle moderne truffe: essa risale al 1960 e fu illustrata nientemeno che da Alfred Hitchcock nel film Psyco.

Psyco, la mamma di tutte le truffe

Il vero significato di Psyco

Il capolavoro di Hitchcock turbò le platee del tempo divenendo un film cult (mitica la scena de teschio della madre seduta sulla sedia girevole).
Ebbene, dopo più di cinquant’anni vi svelerò il vero significato di questo film.

Norman Bates non era pazzo bensì astuto, un vero truffatore al pari dei moderni imbroglioni.
Egli conservava in soffitta il cadavere della mamma impagliata come un uccello per continuare a ritirare la pensione anche dopo la sua morte.

Temendo un controllo degli ispettori del fisco, travolto dal panico di perdere i soldi della pensione della madre ed avendo il mutuo del motel da estinguere, il povero Norman – già provato dalla forte crisi economica che non portava nuovi clienti – si lascia travolgere dalla paura e perde il controllo.
Da qui il dramma.

Psyco, un film precursore

Visto con gli occhi di oggi, il capolavoro del regista inglese rappresenta una forte denuncia contro l’arroganza delle banche e l’esasperazione del sistema socio-economico attuale.
Hitchcock è stato un precursore anche in questo.
Geniale.


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