Palma di Maiorca, la mail
Ricevo e pubblico questa importante testimonianza giunta dalla Spagna, una e-mail di un lettore di Napoli in vacanza a Palma di Maiorca, un articolo contro l’indifferenza e l’assuefazione, il «mostro» dalle mille teste che spesso abbiamo affrontato e sconfitto.
Il gabbiano dimezzato
Una tormenta di vento fortissimo frusta Palma di Maiorca per l’intera nottata, raggiungo la spiaggia verso mezzogiorno.
Noto subito un gabbiano con un’ala spezzata.
I villeggianti gli passano accanto indifferenti, solo un bimbo lancia del pane ma il volatile infortunato educatamente rifiuta.
Il pennuto soffre ed è visibilmente stanco, ormai resta seduto stabilmente senza osare spostamenti.
L’SOS inascoltato
Non resisto un minuto in più a questa scena straziante, corro dal bagnino (che a Palma di Maiorca è in stile Baywatch) ma il tizio non raccoglie l’SOS.
Imperturbabile, resta immobile nella sua (alta) torretta ma vedendo che non mi smuovo comunica al suo collega “esperto” (così lo definirà in seguito) la presenza dell’animale in difficoltà.
Torno al mio posto dubbioso, trascorrono venti, lunghissimi minuti, nessun segnale dai soccorritori.
Riparto.
Lo scaricabarile spagnolo
Stavolta vado al centro informazioni turistiche.
L’unica impiegata – una signora di circa sessant’anni – ascolta il mio concitato racconto, telefona alla polizia che l’invita a chiamare all’equivalente della nostrana Legambiente.
Con un perfetto scaricabarili spagnolo, la signora viene nuovamente respinta: deve contattare la protezione animali.
L’impiegata mi guarda e capisce che metterò le tende sulla spiaggia finché non ci sarà una soluzione adeguata per il povero gabbiano.
Dopo una breve conversazione, la protezione animali suggerisce di rivolgersi alla polizia!
La signora sbotta e a questo punto sbraita; riesce ad ottenere l’attenzione dell’interlocutore telefonico che spazientito l’invita ad uscire e prelevare il gabbiano, metterlo in una scatola che poi passeranno a ritirare.
L’impiegata urla “loco!” (pazzo)
Il salvataggio
In quel preciso istante passano due poliziotti in scooter e quad, la signora li indica, schizzo fuori dall’ufficio, l’inseguo, li chiamo ma restano isolati nel casco ed auricolari, sono a pochi passi ma continuano a non accorgersi della mia presenza, finché non urlooooooo!!!
Si fermano.
Spiego la situazione, raggiungiamo il gabbiano (ormai distante dopo l’estenuante corsa) dove ci aspetta anche la signora.
I due poliziotti attrezzati di scatola, guanti e pazienza iniziano l’operazione di salvataggio sotto lo sguardo incuriosito dei villeggianti, il volatile prova due sprint e poi – finalmente! – si arrende al soccorso.
I poliziotti avvolgono il ferito in una coperta e lo trasportano – protetto in una scatola – al punto veterinario più vicino.
Finalmente giunge l’atteso lieto fine, l’indifferenza è sconfitta, presto il gabbiano tornerà a volare felice 🙂