faCCebook.eu

Sbatti il mostro in homepage!

Tag: generazione

Fantozzi è meglio di me

Il ragionier Ugo Fantozzi non è mai stato licenziato dal Megadirettore Galattico Duca Conte Balabam.

Il metodico impiegato della grande industria privata italiana viene sistematicamente umiliato, tartassato, esposto a pubblica gogna nella mensa aziendale, costretto a massacranti turni no-stop, mobbizzato a più riprese, è vittima di infinite ingiustizie gerarchiche ma eternamente certo del suo posto di lavoro.

Fantozzi, la certezza del posto fisso

Ogni mattina per quarant’anni, il laborioso dipendente raggiunge l’ufficio, sicuro di trovare la sua seconda casa sempre aperta.
Scioperi, cassa integrazione, precariato, cessione di ramo d’azienda, spin-off, spezzatino e mobilità sono termini a lui ignoti, il diligente contabile – assunto a tempo indeterminato – non rischia mai il posto, la sua società non può essere acquisita per future speculazioni in borsa, il suo contratto non verrà mai declassato ed i Sindacati non dovranno combattere contro leggi e norme che facilitano la flessibilità (in uscita, ovvio).

Il ragioniere combatte per i suoi diritti, partecipa alla vita aziendale con falso entusiasmo (come non ricordare la leggendaria festa dell’ultimo dell’anno con i colleghi!), alterna vittorie (di Pirro) a clamorose batoste, sogna la carriera ed il ruolo di capo ufficio (basta citare l’epica partita di biliardo contro il Gran Maestro dell’Ufficio Raccomandazioni, l’Onorevole Cavaliere Conte Diego Catellani) ma – nonostante una vita di sacrifici e mortificazioni – l’onesto lavoratore ogni mese ha la garanzia di portare a casa lo stipendio e la matematica tranquillità di riscuotere la pensione.

Fantozzi possiede ciò che a noi, generazione di dipendenti privati degli anni duemila, manca: la certezza del futuro.

Generazione cassa integrati

I cassa integrati sono tra noi

Oggi non occorre disturbare  la teoria dei sei gradi di separazione per conoscere un casso integrato.
Basta guardarsi intorno, telefonare ad un amico, parlare col vicino di casa oppure chiedere in famiglia che fine ha fatto quel cugino di cui non si hanno più notizie.

L’esercito dei lavoratori in cassa integrazione continua a crescere e le cifre sono aberranti: nel 2012 quasi quattro milioni di persone sono state protette da ammortizzatori sociali.
Numeri mostruosi a cui la politica non fornisce le giuste risposte, nessuna contromisura finora si è mostrata efficace e le conseguenze drammatiche sono all’ordine del giorno.

Perché quattro milioni di cassi integrati sono quattro milioni di persone, quattro milioni di famiglie senza più nessuna certezza del domani, quattro milioni di esseri umani a cui è negata una vita serena, quattro milioni di lavoratori traditi dall’azienda nella quale – fino al giorno prima – credevano.

Generazione cassa integrati

I nuovi nati vs i cassa integrati

Dal sito dell’ISTAT leggo: «sono 534.186 i nati nel 2012 …»
Mezzo milioni di bimbi e quattro milioni di cassi integrati, dati impossibile da incrociare per le statistiche ufficiali.

Difatti, a naso, senza nessun ragionamento degno di questo termine, si può azzardare che probabilmente tra quei quattro milioni di ex lavoratori ci sia (almeno) una mamma/un papà di un neonato 2012.

Nessun modello matematico dimostrerà mai questa possibile relazione perché, da un punto di vista analitico, è un’informazione inutile.
Eppure, non sempre i grafici spiegano bene la realtà.

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén

Translate »