Una famiglia … in scooter
Il bimbo avrà avuto nove anni: in piedi, davanti, con le mani impugna il manubrio.
Col vento tra i capelli, si gode il viaggio in prima fila.
Segue il padre – il pilota dello scooter – sicuro, deciso, abituato alla sua anormalità.
Inchiodato alla sella della moto, con i piedi bloccati sull’asfalto bollente, mantiene in equilibrio veicolo e famiglia.
L’adulto è il secondo passeggero.
La bimba, immagino la piccola sorellina, minuta, biondina, delicata.
Seduta dietro l’enorme papà, aggrappata al suo idolo, viaggia come una valigia incastrata.
E’ la terza passeggera.
La mamma chiude la fila,
Poggiata sullo spigolo della sella, in bilico dietro la figlia, funge da tappo onde evitare cadute inattese.
Come in tutte le famiglie che si rispettino, la donna è il perno che unisce – anzi, mantiene – i rapporti tra padre e figli.
E’ la quarta passeggera.
Un ultimo dettaglio: i quattro passeggeri sullo scooter, viaggiano tutti senza casco.
Strano a chi?
«Papàààà» il bimbo indica il sottoscritto con lo stupore negli occhi mentre, con la manina, strattona la camicia del genitore.
Fermi al semaforo, vicini ma lontani, ci scrutiamo sospettosi.
Io, ciclista metropolitano, in sella alla e-bike, chiuso nella maschera antismog e protetto dal casco.
L’intera famigliola, libera e strafottente, in viaggio sullo scooter.
Siamo esseri appartenenti a razze diverse?
L’incontro tra alieni dura meno di due minuti, in attesa del verde liberatorio.
Illegalità quanto diffusa?
Evidenzio un aspetto contro i (pericolosi) luoghi comuni: la famiglia sulle quattro ruote è l’eccezione.
Intorno a noi, tanti altri motociclisti fermi al semaforo, dotati di casco, rispettosi delle regole.
Comunque sia, anche se un caso isolato, la famiglia in sella allo scooter rappresenta un pezzo del contraddittorio mosaico napoletano.
Chi fermerà l’allegra famigliola?
Scatta il verde.
«C’amma fa»» sembra sbuffare il capofamiglia al figlio.
L’espressione per spiegare al bimbo: «porta pazienza, di gente strana nella vita ne incontrerai tanta».
Polizia, carabinieri e vigili: qualcuno avrà il buon senso di fermare l’allegra combriccola?
L’uomo accelera, una nuvola di fumo nero misura lo sforzo dello scooter per partire e la famigliola scompare nel traffico cittadino.
Quanta strada percorreranno prima di essere bloccati dai tutori della Legge?
«Piccolo, un giorno capirai» farfuglio fiero di aver mostrato al bambino una possibile alternativa al suo mondo anormale.
Il tempo sarà galantuomo, ne sono certo.