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Tag: inganno

Truffa della doppia telefonata: io, vittima (e come ne sono uscito)

Truffa della doppia telefonata: giorno1

Buongiorno sig. Monfrecola, siamo della Wind: le comunichiamo che dal primo luglio la sua tariffa aumenta del 35%

Ricevo la prima telefonata (sul fisso di casa) il venerdì di fine giugno, a meno di quarantotto ore dall’incremento annunciato.
«Cosa? E’ uno scherzo vero?» replico dopo un salto dalla sedia.

Nessuno scherzo, le abbiamo inviato una lettera trenta giorni fa per comunicare la modifica unilaterale del contratto.

La voce femminile è gentile, ferma, sicura.

«Ma io non ho ricevuto nessuna lettera!» inizio ad innervosirmi.
Dal call center rispondono snocciolando l’indirizzo di casa, i recapiti telefonici, insomma i cosiddetti dati personali (o pubblici?).
La lettera, ovviamente, è spedita per posta ordinaria.

«Non è corretto: disdico stesso domani» ribatto stizzito.

Può disdire l’abbonamento entro lunedì altrimenti pagherà una penale di 120€. Se non disdice, invece, dovrà restare con noi per almeno 24 mesi alla nuova tariffa.

.
«Non me ne frega nulla della penale, disdico!» sentenzio oramai paonazzo in volto.

Si calmi.
Facciamo cosi: domani la contatterà l’Ufficio Marketing per venire incontro alle sue richieste.

La voce femminile, rassicurante, chiude la conversazione con una speranza.

La truffa della doppia telefonata

Truffa della doppia telefonata: giorno2

Buongiorno sig. Monfrecola, la chiamo dall’Ufficio Marketing della Wind per la segnalazione sull’aumento delle tariffe.

Il giorno seguente, puntuale, giunge la seconda telefonata.
Alle mie proteste, l’uomo conferma l’ineluttabile aumento.

Però dai tabulati vedo che lei effettua poche telefonate, aspetti un minuto, le vorrei proporre una alternativa.

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I cardini della truffa

Anche la truffa della doppia telefonata si basa sui soliti cardini tipici di un raggiro:

  • situazione improvvisa, inattesa
  • spalle al muro, non trovi nessuna via di uscita
  • assenza di tempo per elaborare una reazione razionale
  • quando tutto sembra perso, proposta di una soluzione rassicurante

L’obiettivo della doppia telefonata è convincere il malcapitato al cambio dell’operatore telefonico.
Difatti, la seconda chiamata si concretizza nell’enunciazione telefonica di un nuovo contratto che, accettato dal truffato (i famosi “SI” strappati dai vari call center), spingono l’utente ignaro verso un diverso gestore telefonico.
Spinta alimentata dallo spettro dell’aumento del 35% .

Come evitare la truffa della doppia telefonata

Subito dopo aver ricevuto la prima telefonata, contatto il call center (quello vero) del mio operatore.

Confermano:

  • nessun aumento è previsto sulla linea
  • dai loro uffici, non è partita nessuna telefonata verso il sottoscritto
  • qualsiasi variazione contrattuale deve essere comunicata necessariamente con una lettera cartacea spedita almeno 30 giorni prima.

Affermano trattasi di una truffa.

La conferma giunge via True Caller, l’app antispam.
Osservando meglio l’etichetta associata al numero sul registro chiamate del cellulare, leggo Falso Wind Centro Telecom.
Gli altri utenti avevano già provveduto a classificare e smascherare l’inganno.

Dunque, restano validi i semplici consigli di buon senso:

  • mantenere la calma
  • non prestare fede a nessuna promessa telefonica
  • rivolgersi solo ai numeri ufficiali ed i canali istituzionali

In pratica, mai accettare caramelle da uno sconosciuto.
Soprattutto per telefono.


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Quanto costa l’asterisco della nuova Giuletta?

Il malefico asterisco

La misura della falsità di uno spot pubblicitario è indicato dal numero di asterischi presenti nell’annuncio.

Chi si fida di un contratto zeppo di microscopici dettagli nascosti a fondo pagina? Di fatto, il cavillo è ingannevole: scritto con caratteri minuscoli, è celato all’attenzione di chi guarda (o legge) perché portatore di svantaggi (al contrario dei benefici scolpiti a caratteri cubitali in ogni spot che si rispetti).

L’essere piccolo nasconde certamente una fregatura, qualcosa da «togliere» al consumatore rispetto all’offerta iniziale, un inganno legale (sfugge ma è presente nell’accordo), una trappola di cui l’ingenua preda si accorgerà dopo l’acquisto.

Lo spot della nuova Giulietta

Prendiamo ad esempio lo spot 2014 della nuova Alfa Romeo Giuletta.
Per carità, auto bellissima, elegante, scattante, veloce, confortevole: io la comprerei subito (se avessi 16.950€ da spendere).
Ma sono proprio 16.950€?

Lo spot della nuova Giuletta? Troppi asterischi pericolosi

Zoom sul fotogramma sospetto

Il mistero è svelato: ho congelato l’ultimo fotogramma dello spot ed ingrandito con uno zoom il contenuto del malefico asterisco custode delle clausola.

Lo spot della nuova Giuletta? Troppi asterischi pericolosi

Da aggiungere al totale …

Come si può notare (cliccate sulle immagini), la cifra non comprende IPT (Imposta provinciale di trascrizione) e PFU (contributo ambientale sui Pneumatici Fuori Uso) ed il costo di queste due tasse dipende da svariati motivi impossibile da stabilire oggi (da scoprire in concessionaria al momento della firma).

Seguono 300€ di spesa per la pratica, 16€ di bolli, 3€ ogni anno per invio estratto conto. Come stipulato, si versa un anticipo di 8475.25€ e, dopo ventiquattro mesi, l’importo dovuto è pari a 8537€.

Quindi, dopo due anni, l’auto dei miei sogni mi costa:
8475.25 + 8537 + 300 + 16 + 6 = 17334,25 + IPT + PFU.

Rispetto ai 16.950€ annunciati, l’asterisco della Giuletta mi frega solo 384,25€ (più le incognite IPT e PFU)
Niente male per un piccolo e simpatico *


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