Universiadi, il murales verticale di Jorit
Osservo la parte superiore del murales di Jorit mentre attendo il verde al semaforo di Poggioreale.
A pochi passi dal Centro Direzionale di Napoli, in sella al carro armato rosso, fotografo l’opera e proseguo dubbioso verso l’ufficio.
Pedalo fino alla base della torre Telecom, la “tela” sulla quale lo street artist – per celebrare le Universiadi 2019 – immortala il volto di cinque campioni dello sport campano.
Dal basso, percepisco meglio la verticalità dell’opera.
Un disegno sottile che sale lungo la stretta facciata della torre per toccare il cielo.
Che, però, risulta troncato se osservato da lontano.
Universiadi, i cinque campioni dello sport campano
Dall’alto verso il basso:
- Patrizio Oliva (Napoli)
- Carmelo Imbriani (Salerno)
- Antonietta De Martino (Benevento)
- Nando De Napoli (Avellino)
- Nando Gentile (Caserta)
La prospettiva boccia De Napoli e Gentile, i due campioni posti alla base del murales assediati e nascosti dalle altre costruzioni che circondano la torre.
Dal semaforo, intravedo i vertici della raffigurazione.
Il robusto muro del carcere di Poggioreale, gli altri edifici dello stesso Centro Direzionale, impediscono la visuale completa del progetto.
Un dettaglio voluto?
Una scelta necessaria?
Peccato.
L’incontro con Jorit
Perdo l’occasione per chiedere, proprio all’autore, il perché di questa prospettiva.
Infatti chi, come il sottoscritto lavora al CDN, ha visto nascere l’opera pennellata dopo pennellata con Jorit aggrappato lungo il grattacielo a disegnare i volti dei cinque personaggi.
Un giorno, durante la pausa pranzo, sotto la torre Telecom incontro lo street artist mentre rilascia un’intervista ad un televisione tedesca.
Incerto e titubante, non trovo il modo di stabilire un contatto con l’artista.
L’attimo fuggente vola via, la domanda resta nell’etere: perché il murales verticale troncato?