«Io ci sto», la libreria di tutti
«Io ci sto» è un esempio da invidiare.
Un gruppo di amici realizza un sogno: aprire, nel cuore del Vomero, una libreria.
Nonostante la crisi editoriale, tre anni fa (nel luglio del 2014) – contro ogni pronostico commerciale – sorge «Io ci sto», la libreria di tutti.
Alla presentazione del libro di Gino Giaculli
Alla presentazione dell’interessante libro L’ombra e la notte di Gino Giaculli (giornalista de Il Mattino), medito.
La piccola sala non contiene gli spettatori, molti ascoltano dall’uscio, altri gironzolano in libreria e ogni tanto si affacciano.
In sala, l’autore saluta e ringrazia gli intervenuti.
Quasi tutti conoscono Gino Giaculli che sembra di casa.
Lo scrittore ringrazia, spiega, descrive.
Emozione genuina, la platea apprezza.
«Io ci sto», l’orogoglio del sogno realizzato
Osservo gli scaffali pieni di libri, percepisco l’entusiasmo della relatrice, la felicità di aver realizzato un centro culturale, l’orgoglio per un progetto avverato.
La presenza dell’intellettuale Aldo Masullo, del giornalista Vincenzo Esposito (Corriere del Mezzogiorno), attestano l’autorevolezza di questa realtà napoletana.
Ma soprattutto, la loro testimonianza valorizza il lavoro dei tanti volontari e degli innumerevoli soci.
Le domande del sottoscritto
Convinzione?
Volontà?
Amicizia?
Opportunità?
Quale è li segreto per realizzare un progetto?
Perché gli amici di «Io ci sto» sono riusciti laddove la maggioranza delle persone fallisce? (a partire dal sottoscritto)
Desidero carpire il segreto che si nasconde tra gli scaffali, l’entusiamo per le cento iniziative, da dove nasce la forza per portare avanti un sogno.
La cultura, il motore del successo?
Seguirò l’evoluzione di «Io ci sto».
Con gli occhi di un ammiratore sincero 🙂