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Tag: mezzi pubblici

Regalo (quasi) la mia bici a pedalata assistita: come e perché acquistarla dal sottoscritto

E-Ischia, la mia bici a pedalata assistita

Dopo tre anni e cinquemila chilometri di libertà, vendo la mia bici a pedalata assistita.
Modello: E-Ischia della Lombardo (vedi scheda sul sito ufficiale).

Vendo perchè, dopo l’esordio nel mondo delle e-bike, le esigenze del sottoscritto sono cambiate.
Chiarisco: resto totalmente soddisfatto dell’E-Ischia ma è giunto il momento di andare oltre.
Desidero un mezzo più evoluto, due ruote alle quali chiedere prestazioni superiori.

Passa il tempo, gira il contachilometri, aumenta la voglia di pedalare.
E’ una richiesta naturale di un ciclista metropolitano soddisfatto e rimborsato.

Dunque, è giunto il giorno dell’annuncio ufficiale.

La mia bici a pedalata assistita, modello E-Ischia

Vendo E-Ischia, la mia bici a pedalata assistita

Vendo e-bike modello E-Ischia della Lombardo.
Acquistata tre anni fa, percorsi cinquemila chilometri.

Motore nuovo (cambiato a settembre dalla Lombardo stesso).
La bici funziona perfettamente.

Nel prezzo sono comprese;

    • due comode borse laterali
    • il piccolo computer di bordo.

La e-bike pesa 23kg ed è pieghevole.
Facile da trasportare, ideale per muoversi in città (io l’ho utilizzata per il tragitto casa/lavoro, 11km al giorno).

Ovviamente non è uno scooter, un minimo di pedalata è richiesta.
Prezzo: 350€ (costo originale: 1.100€).

Io, ciclista (napoletano) felice

Contattami e prova la bici

I futuri ciclisti possono contattarmi tramite l’e-mail o link social presenti nella colonna destra del sito ( oppure tramite il form presente in homepage).
A chi fosse davvero interessato, presterò l’e-bike per qualche giorno.
Se il mezzo soddisfa le esigenze, deciderà se acquistarla o restituirla.

Con un’offerta così vantaggiosa, non hai alibi: forza, liberati dai mezzi pubblici, lascia l’auto in garage, sali sulla E-Ischia ed inizia a pedalare!


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Salvator Rosa, stazione Linea1: svelato il mistero delle scale mobili ferme da tre mesi [FOTO]

Linea1, stazione Salvator Rosa: l’avviso ANM

Impianto temporaneamente fuori servizio.
Stiamo lavorando per ripristinarlo nel più breve tempo possibile.
Ci scusiamo per il disagio
(avviso ANM, stazione Linea1 Salvator Rosa)

Il Comune di Napoli fa sul serio.
Le scale mobili ferme da tre mesi alla stazione di Salvator Rosa, dimostrano la ferrea volontà politica di raggiungere l’obiettivo-salute entro l’estate.

E’ assurdo immaginare il perché l’impianto, da diverso tempo guasto, non funzioni ancora.
E’ davvero così complicato riparare delle ordinarie scale mobili?
Non ci credo.

L’unica spiegazione razionale è il piano segreto delle Istituzioni: combattere la pigrizia del cittadino costringendolo al movimento.

Come?
Riducendo gli autobus pubblici, fingendo di non possedere le risorse per potenziare la metropolitana, fermando sistematicamente le funicolari, abolendo qualsiasi forma di mobilità alternativa.

I primi risultati sono incoraggianti.
La resistenza del napoletano è superiore alla media nazionale e – caratteristica sviluppata negli anni di disservizi continui – si adatta in ogni altro luogo senza difficoltà alcuna.
(da una testimonianza recente di una cavia napoletana)

Stazione di Salvator Rosa, scale mobili ferme da tre mesi

Salvator Rosa, ingresso secondario: le foto

Di fatto, chiunque entri per l’ingresso secondario di Salvator Rosa, è costretto a percorrere una lunga scalinata prima di giungere all’interno della stazione.

Il Comune non fa sconti a nessuno: mamme con le carrozzine, anziani, i diversamente abili, infortunati vari.
Tutti a piedi, costi quel che costi.

Il cittadino deve curare la forma fisica: o corri giù scalino dopo scalino oppure raggiungi l’ingresso principale (sempre a via Salvator Rosa, distante un quattro/cinquecento metri dall’entrata secondaria) e prendi l’agognato ascensore.

Stazione di Salvator Rosa, l'avviso ANM

Stazione di Salvator Rosa, l'altra scala mobile è solo in salita

Linea1, quando arriva il prossimo treno?

Oltre la forma fisica, il Comune lavora per temprare anche l’aspetto psicologico del cittadino napoletano.

Da tempo immemore, infatti, i display presenti nelle stazioni della Linea1, invece di annunciare quando giungerà il prossimo treno dei desideri, visualizzano (se accesi) un asettico messaggio: “Prove tecniche”.

Ecco l’altro punto del piano segreto delle Istituzioni: un corpo sano è inutile se guidato da una mente fragile.

Occorre fortificare il carattere del passeggero: il mistero sui tempi d’attesa forgia lo spirito, sprona la comunicazione, allena la pazienza.

Salvator Rosa, i tempi d'attesa del prossimo treno restano un mistero

Scale mobili, è finito l’esperimento?

Ora che il sottoscritto ha reso pubblico il vero motivo dello stop delle scale mobili di Salvator Rosa, chiedo ufficialmente agli organi competenti di interrompere l’esperimento.

Il guasto simulato, dopo tre mesi di finta inefficienza, falso disinteresse, cattiva gestione delle stazioni, può ritenersi concluso.

I cittadini ringraziano le Istituzioni per la ritrovata forma fisica.
Ora, però, rimettete in funzione le scale mobili della stazione di Salvator Rosa.
Desideriamo un sano riposo.

Dopotutto, dopo tre mesi di allenamenti, lo meritiamo.

Salvator Rosa, quando finirà l'esperimento?


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Bike sharing Napoli, ho provato il servizio. Ecco come è andata

«Scusate, ma è gratis?» mi chiede incuriosito un signore in giacca e cravatta mentre consegno la bici alla ciclostazione di via Toledo.
«Sì è gratis per trenta minuti. Però bastano» annuisco.
Aggancio il mezzo, attendo il messaggio di conferma sul display della stazione e vado via soddisfatto.
Ho completato il mio primo giro utilizzando il servizio di bike sharing Napoli.

Il ritiro (tramite app)

Napoli, piazza Dante – domenica 15 febbraio, ore 11,00.
L’app ufficiale non mente: sono disponibili due biciclette e difatti, bloccate nella stazione, due veicoli attendono fiduciose.
Impiego pochi istanti per capire il funzionamento.

Apro l’app Bike Sharing Napoli installata sullo smartphone:

– clicco su Stazioni
– seleziono Piazza Dante
– clicco su Preleva bici
– sullo schermo del cellulare, viene visualizzato un codice numerico di cinque cifre
– vicino il mezzo scelto, pigio il bottone Sblocca ed inserisco il codice fornitomi via cellulare
– il sistema verifica la correttezza dei dati e poi visualizza un messaggio di conferma
– il gancio che tiene bloccata la bici si apre
– ritiro la bici ed inizio a pedalare

Bike sharing Napoli, la ciclostazione di piazza Dante

 

La bici

Bike sharing Napoli, la bicicletta La bici è in buone condizioni.
Un simpatico cartello posto nel cestino davanti al manubrio ricorda di essere prudenti.
D’altronde, il mezzo non è una bike da montagna e nemmeno da corsa ma piuttosto una bici per una tranquilla passeggiata cittadina.
Trovo difficoltà solo per le marce: non capisco l’uso del cambio. Per ora lascio perdere, indagherò in futuro. Verifico l’uso dei freni: funzionano entrambi.
La sella è standard, dovrei regolare l’altezza ma per questo primo giro desisto e parto.

 

Il viaggio

Impiego quattro minuti per percorrere via Roma, da piazza Dante fino alla stazione della metropolitana di via Toledo.
Favorito dalla leggera discesa e dal traffico quasi nullo, pedalo senza sforzo. Le uniche difficoltà sono legate alle condizioni della strada, dalle buche e dall’assenza di una vera pista ciclabile.
La folla di pedoni non aiuta ma non incontro particolari difficoltà.
La passeggiata è piacevole, rilassante: un modo alternativo, pulito, salutare ed efficace per spostarsi in città.

La consegna

Giunto a via Toledo, aggancio la bici alla ciclostazione e clicco sul bottone di blocco.
Dopo pochi istanti, il veicolo risulta perfettamente collocato e disponibile per un nuovo utilizzo.
Sul display del mio cellulare, i dati della sessione risultano aggiornati (sono trascorsi sedici minuti da quando ho ritirato la bici al momento in cui l’ho consegnata).
Nessun imprevisto, tutto è filato liscio.

Non mi resta che invitarvi a salire in sella e pedalare: il servizio di bike sharing è realtà anche a Napoli.

Bike sharing Napoli, consegno la bicicletta a via Toledo


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