Stavolta è vero: il ciuccio vola.
Non è uno scherzo di uno scugnizzo burlone, è la realtà della serieA.
Primi per manifesta superiorità
Tutti col naso all’insù a guardare con ammirazione il somaro azzurro.
La zebra bianconera è lontana, il diavolo rossonero in crisi di identità, il giglio viola è appariscente ma non fa paura, la cassaforte nerazzurra chiusa nel suo grigiore fa tristezza, la lupa giallorossa insegue ma inciampa.
Il nostro amato asinello napoletano, invece, è il ritratto della salute: corre felice, affamato di risultati, comprime l’avversario con la potenza di un toro arrabbiato, non concede spazi, al suo cospetto gli avversari appaiono denutriti, spaventati e con i polmoni di un vecchio fumatore.
La superiorità della belva partenopea è palese, più che le statistiche lo confermano gli occhi spauriti del contendente di turno.
Il ciuccio raglia con orgoglio
Nessuno può prevedere se il ciuccio che vola prima o poi cadrà.
Sta di fatto che oggi è cresciuto, raglia con orgoglio ovunque giochi ed agli sportivi estasiati non resta che applaudire.
Il ciuccio che vola non è uno scherzo.
La serieA l’ha capito.