La nube tossica dalla mia auto
Percorro la via Appia in direzione Capua nell’ennesimo, bollente sabato di luglio.
Sono le 15.30 ed in pieno giorno, la tremenda nube tossica si alza in cielo prepotente.
«Di roghi, in questa maledetta regione, ne ho visti tanti ma stavolta l’intensità del nero è davvero preoccupante» rifletto mentre, dall’auto violando tutte le regole del codice stradale, scatto foto a ripetizione.
«Tutti devono sapere!» la rabbia è alle stelle mentre il «mostro» è visibile a chilometri di distanza.
Pastorano, in fiamme deposito Expert
Appena rientro, scopro l’amara verità: il Mattino riporta la notizia, In fiamme deposito Expert: nube tossica su Pastorano.
Un’intera zona, migliaia di cittadini inermi, colpiti dalle tossine sprigionate dall’incendio di lavatrici, frigoriferi, congelatori.
E’ accettabile? E’ normale?
Dove atterra la nube tossica?
Supero Pastorano – in provincia di Caserta – sbigottito.
Mi immetto sull’autostrada in direzione Napoli.
Da lontano, osservo la minacciosa nube tossica aleggiare nell’aria.
Ricorda un’enorme chiazza di petrolio nero avanzare nel mare blu.
Con i medesimi effetti distruttivi.
Dove atterrerà il «mostro»?
Prima o poi, le diossine dal cielo scenderanno per depositarsi nei campi, sui palazzi, nei paesi, in città.
La direzione del «mostro» dipenderà dal vento.
Da queste parti, una buona dose di fortuna non guasta …
Terra dei Fuochi, le Istituzioni dove sono?
Domani – forse – leggeremo i soliti commenti degli organi competenti.
Le stesse parole utilizzate in milioni di altri casi simili.
Parole riciclate privi di effetti reali.
Perché lo Stato permette lo scempio di queste terre?
Perché chi delinque, resta impunito?
Quando la soluzione?
Nel mentre, la Terra dei Fuochi continua a bruciare.