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Tag: pandoro

I regali di Natale? Li faccio a pezzi

Quei voluminosi regali di Natale

Inizio dalle “ali”, poi passo al corpo.
Divido il cartone in più macro-parti, poi inizio l’opera minuziosa su ogni singolo elemento.

Non è faticoso, al contrario gratifica la coscienza ecologista.

Una volta iniziato, poi, non riesco a smettere finché il voluminoso scatolo svanisce sostituito da mille pezzettini insignificanti.

I regali di Natale? Li faccio in mille pezzi

Lo spazio occupato dalle confezioni

Gli involucri dei regali di Natale occupano spazio, molto spazio.

Per comprendere l’utilità delle frammentazione dello scatolone, pensiamo ai contenitori bianchi della carta distribuiti nei condomini e per strada.

Bastano quattro, cinque scatoloni integri per riempire i bidoni della differenziata posti nell’androne del palazzo, qualcuno in più per saturare i cassonetti lungo i marciapiedi.

Con la scomposizione della confezioni in infinitesimi parti, invece, la capacità dei contenitori si amplifica all’inverosimile.

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L’esperimento del sottoscritto

L’immagine dimostra il teorema: il sottoscritto, esperto frammentatore, disintegra la confezione in cento atomi di carta.

Il voluminoso contenitore, ridotto ai minimi termini, entra nella confezione rosa del Pandoro.
E pensare che, se confrontati, prima dell’intervento disintegratore, lo scatolone distrutto ha dimensioni doppie di colui che … l’ospita.

Soddisfatto dell’opera di suddivisione, mi avvio verso il raccoglitore bianco della differenziata.
Osservo interi scatoloni – integri, voluminosi – saturare quello spazio destinato a milioni di micro-pezzettini di carta.

Svuoto il tutto.
Lo stesso destino tocca alla confezione rosa del Pandoro.

Nessuna pietà per i regali di Natale: frammentare aiuta l’ambiente.


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La più bella foto del capodanno

A capodanno lo zuppone si consuma a mezzogiorno.

In famiglia, nessuno vuole rinunciare a «sparare».

Nemmeno gli ultimi arrivati.

Così i festeggiamenti del trentuno terminano alle due di notte, c’é da esaurire la scorta di stelline, girandole e bottarelle.
I bimbi resistono eroicamente fino a mezzanotte e poi pretendono il dovuto premio: sotto l’attento sguardo dei genitori, dal balcone-trincea lanciano (innocui) petardi e si divertono a salutare l’anno che verrà.

L’indomani, però, pagano dazio.
E’ dura svegliarsi, gli orari saltano e la colazione funge da antipasto.

Il Capodanno perfetto

L’ingenua manina inzuppa il morbido pandoro veronese nella tazza azzurra «Forza Napoli».
Dietro il semplice gesto di ordinaria quotidianità compiuto in un giorno speciale, si nasconde lo sguardo assonnato dell’ultimo arrivato, il piccolo mitragliatore di stelline.

E’ lui l’icona dell’Italia, il Presidente della Repubblica, il Premier.

La dolce immagine del capodanno 2015 sostituisce mille inutili parole.

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