L’amico virtuale
Sei davvero convinto che basti un poke via facebook per renderti migliore?
L’affetto non si misura dai messaggi inviati con WhatsApp il giorno del compleanno o un gratuito “mi piace” sulla fan page ufficiale di faCCebook.eu.
Anzi.
Un profilo social non si nega a nessuno
Un “+1” sul profilo GooglePlus non può che peggiorare la situazione.
Divenire un follower su twitter potrebbe giocare a tuo favore ma la piacevole sorpresa durerebbe il tempo di un battito di ciglia.
Seguire su instagram non gioverebbe alla causa.
Potresti confermare il curriculum on-line in linkedin e rendere la reputazione digitale più credibile ma il click non attirerebbe le attenzioni del sottoscritto.
L’amico (che non c’è)
Rassegnati, le lusinghe virtuali sono peggiori dell’amara realtà: un poke non ravviva l’amicizia ne tantomeno rende uomini migliori.
Crea solo l’illusione di rimanere in contatto.
E come ogni illusione prima o poi svanisce.