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Tag: sanremo

Sanremo, il segreto per vedere il festival della canzone italiana

Il segreto

Appena inizia la canzone, cambia canale.
Tre minuti per scaricare la frustrazione, deprimersi con altri programmi, riprendersi con un inutile zapping.

Scaduta la fuga, torna su RaiUno.

Sanremo 2017: il segreto per vedere il festival della musica italiana

Sanremo, a chi interessa la musica?

Al festival della canzone italiana, la musica è l’attrice non protagonista.

Il film 2017 è la replica di se stesso e viene trasmesso in loop dal 1951.
Il cast è il solito: vecchie mummie resuscitate, giovani fantasmi invisibili.

I primi utilizzano la nostalgia in bianco e nero, i nuovi il moderno hashtag.

Il risultato è il medesimo: i «mostri», riuniti nell’arena mediatica, lottano per il minuto di celebrità.

La canzone?
Arriva ultima.

Dopo il vestito firmato, la scollatura falsamente casuale, la finta gaffe studiata nel dettaglio, lo scandalo programmato.

Per la gioia di tutti.

Appello alla Nazione

Il segreto per godersi il festival, dunque, è tra le nostre mani.
Alla prima nota, veloci come il fulmine, pigiamo sul telecomando e polverizziamo il «mostro» di turno.

Scappiamo da Sanremo, senza esitare.

Perché loro giocano con i nostri sentimenti: al primo cedimento, ci fregano con l’sms del televoto.

Raccogli l’appello.
Segui l’esempio di milioni di cittadini.
Guarda Sanremo.
Ma non ascoltare le canzoni.

Svelato il segreto, ora tocca a te.
Ce la farai?


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Charlize Theron a Sanremo, perchè l’Italia non dimentica

Perchè Charlize Theron?

Il divano mi concede l’onore delle armi.
Prima di cadere in un sonno profondo – col telecomando eroicamente stretto le mani –  ho la forza per un ultimo disperato zapping che mi porta a Sanremo.

La ragazza bionda sovrasta il piccolo conduttore mulatto con accento toscano: è alta, spigliata, sorridente, affascinante come si conviene ad una vera star hollywoodiana.
Lui è simpatico, chiassoso come un italiano sul lido estivo di Rimini alla ricerca della preda teutonica.
Nessuno scandalo, è la fiction televisiva.

Sbatto le palpebre, pulisco le lenti degli occhiali e stupito mi chiedo: che ci fa la bella Charlize al festival della canzone italiana?
Forse canterà «Volare» in sudafricano?
Oppure si esibirà in una tarantella nazional-popolare?
Mi sforzo di capire il nesso tra il premio Oscar ed il nostrano festival.
Non lo trovo.

Mistero (intimo) svelato

La suspense dura pochi minuti: dopo la pubblicità, il segreto viene svelato al pubblico adorante.
La presenza di Charlize è giustificata dagli esordi  della diva.
Fonti ufficiali confermano: lo slip della ex modella si sfilava a Santa Margherita Ligure nel lontano 1993, non distante dal teatro Ariston.

«E’ giusto, siamo un grande Paese che non dimentica» affermo convinto.
Sbadiglio e mi addormento sereno.

Charlize Theron a Sanremo


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Sanremo, due link per il download (gratuito)

Scaricare gratis il cd di Sanremo

Ho deciso, oggi gioco sporco.
Pubblico ciò che in molti fingono di ignorare: la facilità con la quale si può scaricare gratuitamente il CD di Sanremo2014.

Ovviamente ricordo una regola elementare: violare il copyright è un’azione illegale e come tale merita una sanzione.

Però mi chiedo: è altresì condannabile chi segnala un sito per il download non autorizzato?

La risposta è da carpire tra i commi e gli asterischi della giungla di leggi del settore, nei verdetti della Cassazione ed i ricorsi dell’Associazione dei Consumatori … una letteratura fumosa che lascio agli esperti della materia (e alle case discografiche).

Ciò che infastidisce, invece, sono le demenziali crociate legate al momento: perché simulare indignazione verso il fenomeno della pirateria in Rete solo in occasione di eventi mediatici importanti?

Spenti i riflettori, forse la violazione del copyright svanisce di colpo?
Possibile che dopo vent’anni non si sia ancora trovata una soluzione valida per convincere l’utente ad acquistare i brani del proprio cantante preferito attraverso il canale ufficiale e non dal mercato parallelo?

Scaricare il cd di Sanremo è illegale (ma elementare)

Gli assurdi prezzi di un cd

Sul sito ufficiale della RAI non c’è traccia del CD, nessun link per comprare on-line i singoli brani o l’intero spettacolo.

Cerco su Amazon.it: il CD audio di Sanremo2014 costa 11,80€ (spedizione gratuita per ordini sopra i 19€ altrimenti va aggiunto il prezzo del corriere, posta ordinaria …).
Curiosità: al momento in cui scrivo, il CD audio di Sanremo2013 è proposto a 15,74€ (sempre peggio).

Non trovo ancora nulla su Google Play mentre su ITunes c’è la possibilità di scaricare la singola canzone (da 0,99€ a 1,29€ a pezzo) oppure acquistare delle collezioni che includono tutti i brani della manifestazione canora (siamo sui 8,99€). La difficoltà c’è: devi essere un utente Apple oppure aver installato il software Itunes sul tuo computer (anche Windows).

Con un po’ di buona volontà, come si evince, è possibile rispettare le regole e comprare/scaricare il CD di Sanremo2014 a costi contenuti.

Se, invece, sono un tipo impaziente e non amo perder tempo con programmi, app, registrazioni, cloud e sincronizzazioni tra dispositivi basta accedere ad un qualsiasi motore di ricerca e digitare “download sanremo 2014 mp3”.

Si presenteranno innumerevoli possibilità, anche gratuite.

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Tre link per il download

Se non sono soddisfatto del risultato e becco il solito sito porno, senza scomodare il temuto Emule – il padre dei client P2P – vi consiglio FileCrop, il motore di ricerca per i files condivisi. Digitate le solite parole-chiave e certamente otterrete un link valido …

Se il Garante della Comunicazione o il Sovrintendente dei Beni Culturali non ha censurato ancora questo post, resta lo spazio per mantenere la promessa: il Lettore non va mai tradito, a voi i due link:

DepositFiles per il download dell’intera collezione sanremese (io non ho scaricato e provato la bontà del file, sono contro il download illegale)
YouTube scegliere il singolo brano che si vuole ascoltare, poi copiare l’indirizzo in VidToMp3 per convertire il video in mp3


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Sanremo2014, il festival delle larghe intese

Sanremo2014, l’Italia di oggi

Il festival di Sanremo da sempre rispecchia il momento storico della nazione (almeno nelle ottimistiche  intenzioni degli autori).

Anche quest’anno, dunque, dal palco del teatro Ariston andrà in scena il meglio dell’attualità, possibilmente senza scontentare nessuno e con un budget ridotto all’osso.

La crisi morde i polpacci e la RAI corre ai ripari: gli artisti rinunciano all’orchestra (non rinnovati i contratti a progetto dei musicisti) e cantano in playback.
Gli spettatori presenti in sala si impegnano a ripulire la poltrona visti i tagli al personale adibito al servizio.
Le vallette indossano abiti di Valentino omaggio dell’Outlet, il televoto è autorizzato solo per gli italiani all’estero mentre i presentatori devolveranno l’intero cachet ai colleghi che andranno in pensione in anticipo (circola con insistenza il nome di Pippo Baudo e Mara Venier n.d.r.).

Sanremo2014, il festival delle larghe intese

Le polemiche politiche

In questo marasma, è passata la mozione degli ecologisti liguri: i fiori per gli ospiti saranno di plastica e riutilizzati per tutte le serate.

Quest’ultima delibera ha provocato il prevedibile terremoto politico ed ora il Governo rischia la crisi: il PD si è spaccato («ci accuseranno di essere i soliti tirchi genovesi», «decisione di grosso spessore ambientalista»), Forza Italia minaccia il ricorso al TAR pur di evitare il crollo di un settore già in crisi, i grillini lanciano un referendum on-line mentre il centro invita tutti «ad abbassare i toni e rispettare le Istituzioni».

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Un’ultima ora appena giunta in redazione conferma l’intenzione di delocalizzare il festival in Romania.
Il Premier rassicura il Paese: «non permetteremo la svendita del made in Italy al miglior offerente» dichiara convinto in diretta TV al dopo-festival di mezzanotte.
E’d annuncia il decreto salva-festival che prevede un piccolo sacrificio economico per gli italiani (un ritocco sul prezzo delle sigarette e un aumento delle accise sui carburanti), legge votata all’unanimità dalla destra e dalla sinistra indistintamente.

«Il festival delle larghe intese» è salvo, il playback può continuare.


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