Piazza Garibaldi: bici, queste sconosciute
La nuova piazza Garibaldi di Napoli, dopo anni di lavoro, è quasi terminata.
Però, manca la pista ciclabile.
Il cantiere è ancora incompleto ma, della strada dedicata alle biciclette, nessuna traccia.
Nonostante i mille dibattiti sulle smart city, le buone intenzioni dei politicanti di turno, i propositi delle associazioni di settore, gli inviti a non utilizzare l’auto privata, restano due dati desolanti:
- a Napoli, il bike sharing è fermo
- alla nuova stazione centrale, nessun segnale della pista ciclabile.
Tutto il resto, sono chiacchiere inutili.
Piazza Garibaldi, lo spazio c’è
In bici, ogni giorno (lavorativo), attraverso piazza Garibaldi.
Ed ogni giorno osservo i possibili spazi da utilizzare per costruire la pista ciclabile.
La strada davanti la stazione è larga, l’area dedicata allo sosta degli autobus abbastanza estesa da prevedere un percorso dedicato alle bici.
Dalla stazione, bastano poche pedalate per raggiungere il vicino corso Umberto, altra via congestionata, da liberare dalla morsa dello smog.
L’arteria che porta diritti nel cuore della città.
Da piazza Garibaldi al corso Umberto (in bici)
In bici, impiego una manciata di minuti: dall’area di sosta degli autobus, svolto a destra (e lascio alle spalle la stazione centrale), pedalo lungo una breve strada a due corsie – sempre attento alle auto e scooter che sfrecciano a tutta velocità – strada abbastanza ampia per ospitare la sospirata pista ciclabile.
A destra, il cantiere ancora aperto (futuri giardinetti?), sulla sinistra l’ingresso alla galleria di negozi.
Un piccolo bivio, poi il semaforo: giro intorno alla grande area che ospita la statua di Garibaldi e sono sul corso Umberto.
Le domande di un cittadino normale
Il progetto di piazza Garibaldi, non prevede la pista ciclabile?
Nel 2017, ammoderniamo quartieri senza contemplare il passaggio delle bici?
Come risolvere – in concreto! – il grave problema dell’inquinamento se non aiutiamo i coraggiosi ciclisti metropolitani?
Domande di ordinaria anormalità che attendono, da sempre, risposte convincenti dalla politica.
Pista ciclabile, utopia?
Immagino lo sconforto di chi, come il sottoscritto, crede in una viabilità alternativa.
Perché, se nemmeno nella nuova piazza Garibaldi, si progettano le piste ciclabili, allora dove immaginiamo di costruirle?
E le Istituzioni, tanto attente ad invitare i cittadini a non utilizzare l’auto privata e proporre le targhe alterne come soluzione unica alla quotidiana battaglia contro le polveri sottili, come giustificano tali scelte?
A Napoli, le piste ciclabili, restano un’utopia?
Non cederò alla sciatteria dei soliti «mostri», il sottoscritto continua a pedalare.
Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza.
(Herbert George Wells)