faCCebook.eu

Sbatti il mostro in homepage!

Tag: SEO

SMAU Napoli 2018 l’ultimatum di un VIP [FOTO]

Più spazio allo SMAU Napoli!

Il padiglione 6 della Mostra d’Oltremare è uno spazio sufficiente per ospitare lo SMAU?
Trenta minuti bastano per affrontare un argomento?

Due quesiti banali che – per il sottoscritto – bene rappresentano la dimensione ridotta dell’importante manifestazione tecnologica napoletana.

Completo il primo tour degli stand in una manciata di minuti.
Ripeto il giro.
Stavolta mi soffermo a parlare con i ragazzi di Informa Press, un esempio di giornalismo locale ben riuscito.
In loro rivedo il vero spirito dello SMAU: realtà sconosciute che, in un palcoscenico autorevole, emergono per acquisire visibilità.

SMAU Napoli 2018 tra luci ed ombre

SMAU Napoli, le luci: i workshop

Mezz’ora con Alfonso Cannavacciuolo per discutere – con ironia e professionalità – le tecniche per ottimizzare la scrittura nel web (con una strizzatina d’occhio all’importanza del SEO).

A fine workshop, trovo conferma delle teorie apprese ed applicate in questo spazio, la mia piccola (ed accogliente – spero!) casa digitale.

Vorrei dibattere, interrogare, interagire.
Non possiamo, tempo scaduto.
L’autore fugge via.

Alfonso Cannavacciuolo allo SMAU Napoli 2018

Alfonso Cannavacciuolo allo SMAU Napoli 2018

SMAU Napoli, le ombre: i workshop

I workshop, croce e delizia dello SMAU.

Come insegna l’esperto SEO, meglio utilizzare l’elenco puntato per descrivere una serie di vantaggi/svantaggi e migliorare la leggibilità dell’articolo.

Workshop, la delizia

  • Conosci l’autore
  • ascolti un professionista su un tema specifico
  • poni domande

Workshop, le croci

  • non puoi approfondire l’argomento
  • l’esperto è prigioniero dei trenta minuti disponibili.

Proprio l’ultimo punto diviene il vero limite di questi incontri: il tempo è tiranno e, alla fine del dibattito, i punti sussurrati e non approfonditi sono davvero troppi.

SMAU Napoli 2018 tra luci ed ombre

«Non vendiamo trapani ma buchi nei muri»

Nonostante il coriaceo Alessandro Mazzu ce la metta tutta, resto della mia idea: lo SMAU Napoli merita più attenzione.

Più attenzione nell’affrontare argomenti non ripetitivi.
Più coraggio per scovare la vera innovazione.
Più spazio per gli espositori originali e stand non canonici sui quali scommettere.
Più visibilità a realtà emergenti.

Che senso ha trasformare la manifestazione in un enorme spot per i soliti noti?

Anche quest’anno, vado via deluso.
Se lo spirito dello SMAU resta prigioniero del tempo e dello spazio, non garantisco la presenza del sottoscritto per l’edizione 2019.

Alessandro Mazzu allo SMAU Napoli 2018


Restiamo in contatto: ricevi la newsletter

C’era una volta il sito Internet

Mio nipote ha dieci anni ed accede al suo profilo social più volte al giorno e sempre via smartphone. Perché il mobail (per gli esperti del settore, mobile) è l’innovativo e rivoluzionario metodo per consultare le pagine web e, per un baldanzoso giovanotto moderno, accendere il computer, collegarsi ad Internet, aprire il browser e digitare l’indirizzo è un concetto preistorico «come ci fa fare la professoressa a scuola».

Eppure, un tempo non troppo lontano (prima che nascesse mio nipote?) il sito internet era una pagina vagante nell’immenso oceano della Rete, un arcipelago infinito di isole HTML collegate da link e raggiungibili dai lenti e disordinati motori di ricerca.

Oggi, invece, mio nipote cosa intende per «sito internet»?

i dinosauri di internet
 

Uno spazio fruibile principalmente dai dispositivi che portiamo con noi (sempre per gli esperti o presunti tali, deve essere responsive), cioè in grado di adattare la visualizzazione a secondo se accediamo dal computer di casa, dal tablet in treno oppure dal cellulare mentre attendiamo la fidanzata prigioniera del parrucchiere.

Il nostro bel sito, non solo deve modificare il suo aspetto grafico ma deve proporre in modo adeguato i contenuti: se consulto le ultimissime news via cellulare mentre sono in coda alla posta, devo avere – in una sola e piccola schermata – la sintesi delle notizie senza navigare nelle sezioni della politica, sport e economia.

Inoltre, chi ha l’ardire di aggiornare il suo stato social tramite i “preferiti” del browser dello smartphone? (per poi digitare «ke stress sto cellulare, sto male, mandatemi un poke di solidarietà»)?!?
L’app ha estinto la razza ed anche gli ultimi dinosauri si sono adeguati.

Per mio nipote di dieci anni internet è un universo gratuito composto da infiniti pianeti sui quali atterrare per pochi secondi e poi ripartire velocemente, tutto a portata di dito (anzi, di touch).
Il suo voto, al sondaggio che segue. è scontato.
Ed il tuo?

[socialpoll id=”2222610″]

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén

Translate »