Il Buongiorno vs l’homo italicus
La questione è semplice: è il nome dello scrittore che decreta il successo del post oppure è il contenuto del post che suscita dibattiti ed effetti virali via web?
Prendiamo il Buongiorno di Massimo Gramellini: è letto da migliaia di naviganti e giù valanghe di commenti.
In pratica, un blog di successo che “fa opinione”.
Chi, d’altronde, non ha mai sentito parlare di Beppe Severgnini?
Il sito ufficiale del giornalista parla chiaro: articoli e libri all’insegna dell’ironia, riflessioni pungenti sull’homo italicus e le mode del nostro amato e martoriato bel paese.
Un punto di riferimento per gli amanti della scrittura (e della lettura, ovviamente).
La proposta per Gramellini e Severgnini
Ma il successo dei loro racconti è dovuto alla celebrità della firma oppure al contenuto nudo e crudo?
Per svelare il dubbio propongo ufficialmente ad entrambi un divertente esperimento: pubblicate a vostro nome un mio post.
Scegliete Voi il luogo: sul mio blog (sociale) di «mostri» faCCebook.eu oppure sui vostri trafficati siti, il dove è indifferente, sarà l’autografo in calce alla pubblicazione a far la differenza.
Il giorno successivo sveleremo il trucco certi di non aver ingannato il Lettore, anzi lo metteremo in guardia dai loschi giochini dimostrando che le parole – se dense di significato – sono più importanti di chi le scrive, autore blasonato o perfetto anonimo che sia.
In attesa di un cenno, continuo a leggere con interesse i Vostri formidabili articoli.