Le vacanze finiscono sui social
A fine agosto, la voglia di mostrare gli scatti artistici della vacanza infuria ed i social network sono zeppi di amici in posa sul pattino in un mare più affollato del treno dei pendolari nell’ora di punta e primi piani di succulente angurie rosse.
E’ la magia del condividi tutto, con lo smartphone tra le onde azzurre immortaliamo ogni istante del bramato viaggio.
Le vacanze del collega
In ufficio dovrò rammentare la follia tecnologica che si impossessa degli individui nei primi giorni post-rientro-vacanza e porre la massima attenzione onde evitare il collega abbronzato che, con una domanda-boomerang, mi chiederà come siano andate le ferie per poi interrompere subito il mio (breve) racconto ed imprigionarmi davanti al suo monitor.
Dopo attimi di terrore, mi toccherà guardare le duecento e passa fotografie della sua incantevole, rigeneratrice, esotica vacanza «ad un prezzo eccezionale!» con relativi commenti ed approfondimenti (non richiesti).
Anche il sottoscritto ha il suo album estivo da spiattellare proprio a te, malcapitato Lettore o spensierato navigatore del web.
Attacca per non essere attaccato
La tecnica è la stessa: «allora, dove sei stato?» e prima ancora che tu possa iniziare a postare dei commenti sul tuo meraviglioso viaggio, beccati i miei scatti estivi, immagini di luoghi vicini e lontani, immagini della mia (e solo mia!) estate.
PS: stavolta ti è andata bene, trattasi di qualche foto senza commento ma la lezione ti serva per evitare i veri «mostri», creature spietate pronte ad incastrarti con album di centinaia di foto perlopiù inutili